La Nuova Gerusalemme

 
Nuvole di Punti, Patrimonio Artistico
 
Tutti i dati presenti nel seguente caso studio ci sono stati gentilmente forniti dall’artista israeliano Doron Altaratz, dottorando in Comunicazione e Media presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e docente presso l’Hadassah Academic College e l’Accademia Bezalel di Arte e Design. La ricerca di Doron attualmente si concentra sulle interazioni sociali degli utenti con i media e la tecnologia.
Il progetto, in collaborazione con il musicista elettronico Ariel Karsh, ha fatto parte di un programma internazionale di residenza curato da Rebecca Edwards presso l’Arebyte Gallery di Londra.
 

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Il Progetto e i suoi obiettivi

 
Nel 2018, Doron ha cercato di collegare due diverse realtà da un punto di vista storico, politico e culturale: la città di Gerusalemme e il London City Island, sede dell’Arebyte Gallery. Il risultato della sua idea è stato un video di una nuvola di punti fotogrammetrica, inserito a sua volta all’interno di un progetto artistico su larga scala che comprendeva anche proiezioni video, video interattivi di realtà virtuale a 360° su un visore Oculus Go, e un oggetto stampato in 3D a colori a partire da informazioni fotogrammetriche dalla cappella di Sant’Elena di Gerusalemme.
In particolare, il video si presentava come un visual tour immersivo di tre siti differenti, scelti con lo scopo di evidenziarne le loro analogie architettoniche e concettuali: la già menzionata cappella di Sant’Elena, il memoriale SS Erinpura sul Monte Herzl a Gerusalemme, e un modello architettonico in scala degli edifici residenziali del London City Island.

 

Nuvola di punti della cappella di Sant’Elena a Gerusalemme.
© Doron Altaratz

 
 

Nuvola di punti del memoriale SS Erinpura sul Monte Herzl a Gerusalemme.
© Doron Altaratz

 
 

Nuvola di punti del modello di London City Island.
© Doron Altaratz

 

L’intenzione alla base di un tale progetto si fondava sull’importanza della documentazione, della verità e dell’accuratezza, insieme alla volontà di Doron di “invertire la storia” attraverso un “pellegrinaggio a ritroso” come lo definì lui stesso. Per questa ragione, l’artista ha portato virtualmente con sé e mostrato tutte le croci appese alle pareti della cappella di Sant’Elena, segno tangibile del passaggio dei pellegrini che viaggiavano dall’Europa a Gerusalemme durante le crociate.
  

Attrezzatura per il rilievo e dati raccolti

 
Per il rilievo dei tre siti, è stata utilizzata una fotocamera mirrorless Sony Alpha a6000 e, durante la fase di acquisizione, Doron scattò in modalità Manuale impostando parametri diversi a seconda della quantità di luce dei diversi scenari.
Gli interni erano la cappella e la London City Island. A causa delle condizioni di luce molto scarse, le impostazioni erano le seguenti:
– Tempi di esposizione impostati su valori bassi, intorno a 1/60
– Apertura media (5.6-8)
– ISO alti, solitamente fino a 3200.
Il sito esterno era il memoriale sul Monte Herzl. In questo caso, c’era molta luce che influì sull’utilizzo dei parametri della fotocamera:
– Tempi di esposizione più rapidi, intorno a 1/250
– Apertura chiusa per una profondità di campo più estesa (intorno a f22)
– ISO 100.
Sono state scattate circa 1200 foto in formato JPG per ciascun scenario, tuttavia non è stato utilizzato l’intero dataset per la successiva fase di Structure from Motion in 3DF Zephyr Aerial.
  

Specifiche del computer e processamento dei dati

 

“Ho trovato Zephyr altamente user-friendly e semplice da usare, e nonostante ciò il software dà all’utente la possibilità di controllare numerosi aspetti del processo. A mio parere, il team UX di 3DFlow ha svolto un ottimo lavoro con l’interfaccia.” Afferma Doron, parlando della sua personale esperienza con il software. “Un’altra caratteristica importante che ho apprezzato è stato lo strumento di animazione integrato in Zephyr. Le scene ‘fly-through’ sono state create all’interno dell’app, che mi ha fatto risparmiare tempo e una curva di apprendimento per l’utilizzo di altri software per l’animazione.”

L’editing delle immagini e l’elaborazione dei dati sono stati eseguiti su un MacBook Pro da 15 pollici (Windows 10 su Boot Camp) con le seguenti specifiche:
– Processore Intel Core i7 2.9 GHz
– RAM 16 GB
– Scheda grafica Radeon Pro 560 (4 GB)
Il processo di ricostruzione ha richiesto circa 3 ore per estrarre le nuvole di punti: la cappella di Sant’Elena aveva circa 15 milioni di punti, mentre il memoriale sul Monte Herzl e il modello di London City Island avevano, rispettivamente, circa 10 milioni e 5 milioni di punti. La mesh non è stata estratta poiché non era necessaria per il progetto. Il tempo di rendering dell’animazione delle tre clip, creato interamente all’interno di 3DF Zephyr, era di circa 2 ore ciascuna.

Guarda il video completo qui:

The New Jerusalem from Doron Altaratz on Vimeo.